1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Spinazzola un paese della Puglia in provincia di Bari, sono arrivato a Milano all'età di 6 anni e qui ho fatto le scuole: elementari e avviamento di tipo commerciale. Ho iniziato a lavorare all'età di quattordici anni facendo l'elettricista fino al momento della pensione. Poi mi sono dedicato a diverse altre cose fino al 2013 quando ho deciso di scrivere il primo libro, stampato sempre da voi nel 2014. E devo dire di essere contento di avervelo fatto fare, siete molto professionali.
Raffaele Galantucci torna in libreria con un'altra avventura del giovane operaio Luca Bonelli, questa volta alle prese con una nuova importante offerta di lavoro. Una sfida che non può non cogliere al volo. Da qui prende le mosse "Ognuno di noi è la luna – La doppia faccia della realtà", il nuovo libro dell'esperto scrittore pugliese. L'opera, pubblicata dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni, di Vito Pacelli, è disponibile nella duplice veste della brossura cartacea e del volume digitale.
“Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano esattamente come tutti gli altri”. Con questa citazione shakespeariana si chiude il romanzo d’esordio di Raffaele Galantucci. Uomo del sud, anche a Raffaele succede di lasciare la sua terra, la Puglia, per trasferirsi al nord dove oggi risiede. Con il romanzo “Media Tensione” Raffaele Galantucci si avvicina al mondo dell’editoria, supportato in questo progetto dalla casa editrice BookSprint Edizioni.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho sempre fatto l'operaio dall'età di 14 anni, in una ditta di impianti elettrici come il protagonista del mio romanzo. Quando è arrivato il momento della pensione avevo deciso di scrivere qualcosa per passare il tempo, ma poi sono subentrati altri interessi e quindi non riuscivo a decidermi a cominciare. Premetto che io leggo in media anche cinquanta libri l'anno, e mi è capitato di leggere cose assurde, a parere mio, racconti di vite private o di famiglia, che non interessano a nessuno o quasi. Così nel 2013 ho detto adesso provo, ed ho cominciato a immaginare che quello che stavo pensando, può succedere veramente nella vita di una persona normale, anche se come ho dichiarato è frutto della mia fantasia. Naturalmente questo genere può non piacere a tutti.